Si è svolta ieri mattina, in contrada “Dammusi” a San Cipirello, la consegna dei lavori con la posa della prima pietra per la realizzazione del centro di degustazione e dell’ampliamento della cantina “Centopassi”, gestita dai giovani della cooperativa Placido Rizzotto- Libera Terra .
Alla cerimonia vi hanno preso parte, fra gli altri, il presidente del Consorzio “Sviluppo e Legalità" Salvatore Graffato , il presidente della Commissione Attività Produttive All’ARS Salvino Caputo e Francesco Galante della Cooperativa “Placido Rizzotto-Libera Terra”.
Questo è il terzo bene confiscato finanziato con i fondi del Ministero dell’Interno che ha stanziato per questa opera un milione 416 mila euro. La struttura produttiva sorgerà su una vasta area confiscata al boss Giovanni Brusca e ceduta dal Comune di Monreale al Consorzio Sviluppo e Legalità, dove già esiste una cantina che produce vini di alta qualità.
Il progetto generale è stato finanziato con i fondi del Programma Operativo Nazionale FESR “Sicurezza per lo sviluppo Obiettivo Convergenza 2007-2013”.
I lavori del nuovo centro aziendale dovranno essere definiti entro un anno, dall’impresa edile MA.VAN , il progetto e la direzione è curata dall’ingegniere Pietro Faraone. “Realizzare un’attività produttiva – ha dichiarato Caputo- in un terreno confiscato al boss Giovanni Brusca, che ha azionato il telecomando determinando la strage di Capaci è il miglior modo per commemorare i giudici Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gi uomini della scorta” .
“La cooperativa Placido Rizzotto-Libera Terra è la prima ad essere sorta per la gestione dei beni confiscati alla mafia – ha dichiarato il presidente Graffato - ed il Consorzio Sviluppo e Legalità che presiedo ha assegnato a questi giovani numerosi beni che oggi sono diventati il simbolo della legalità. Grazie alla istituzione del nostro consorzio è stato possibile riunire sotto una unica regia, il vasto patrimonio confiscato ai boss mafiosi nel vasto comprensorio dell’Alto Belice Corleonese”.
Soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Monreale Filippo Di Matteo, che riveste anche la carica di vicepresidente del Consorzio Sviluppo e Legalità, il quale ha rilevato che: “ Se oggi tutto questo è diventato un progetto reale e concreto è grazie all’impegno di amministratori, funzionari pubblici e associazioni che hanno lottato per promuovere una nuova cultura della legalità” .
“Il nostro – ha concluso Caputo- è diventato un progetto pilota del Ministero dell’Interno che ha finanziato numerosi progetti e ci ha consentito di creare lavoro ed occupazione in un territorio ad alta densità mafiosa”.
in basso il presidente del Consorzio Salvatore Graffato